foto Sara Maddalena
PELI
Due donne giocano a Burraco, l’una di fronte all’altra. Un gioco educato, una conversazione formale, quella confidenza propria dei rapporti adulti appesantiti da una vita di non detti. Una è vedova, ha perso il suo uomo, il suo amore, l’altra è vedova pur non essendolo. Il passato e il presente gettano le due donne in un continuo scambio di potere. Domina una e l’altra soccombe, poi viceversa. Una partita a carte che spoglia le due donne lentamente dai rituali delle conversazioni borghesi, e dei loro abiti, per trascinarle in un universo di sensazioni, entrando nella dimensione dell’emozione e dell’istinto.
Carlotta Corradi – drammaturga e membro di “Crisi”, il gruppo di scrittura condotto da Fausto Paravidino al Teatro Valle Occupato – scrive Peli in occasione della rassegna “Nuove Drammaturgie in Scena” al Teatro Palladium, in collaborazione con Romaeuropa Fondazione e Atcl Lazio. L’incontro con Veronica Cruciani avviene proprio in occasione di questa rassegna, che vedeva protagonisti giovani autori e registi già affermati. La Cruciani, nota per il suo impegno sullo sviluppo della drammaturgia contemporanea, chiede alla Corradi di essere presente a tutte le prove dello spettacolo: l’autrice può così continuare a lavorare sul testo in sinergia con il lavoro svolto dalla regista con gli attori. La scelta di far interpretare i due personaggi femminili a due uomini, chiave espressamente richiesta dalla Corradi, è resa dalla regia, di Veronica Cruciani, con un gioco meta teatrale. La messa in scena segue il ritmo suggerito dal testo; valorizza il passaggio da un linguaggio formale a un dialogo autentico, costringendo il personaggio a spogliarsi completamente per arrivare alla sua essenza.
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