foto Giovio 15
RiMiDIA lapocalisse
NOTE DI REGIA
“RiMiDIA lapocalisse” è il sequel di “MiDIA l’uomo medio attraverso i media”.
Affrontare la messa in scena di un sequel impone vincoli e ostacoli diversi da quelli di un “primo” capitolo. Confermare il buono che c’era, sfuggendo la ripetizione, ma garantire una propria autonomia è stato l’intento delle scelte affrontate su RiMiDIA, nell’ottica di secondo capitolo all’interno di un progetto di trilogia.
Ho cercato di dare un impatto visivo che potesse evocare metaforicamente la condizione umana di fronte al “concetto” di apocalisse, oggi vissuto come evento mediatico che smuove gli animi ed emoziona con tempi scanditi da spot pubblicitari e approfondimenti da gossip. Trovo molto superficiale e “infantile” il modo in cui la concentrazione dell’opinione pubblica mondiale salti da una catastrofe all’altra, senza memoria ne apprendimento dal passato, recentissimo come remoto. Il gioco, il giocattolo, il nudo, l’assurdo, sono quindi le tinte con cui ho tentato di colorare gli aspri sketch scritti da Francesca Sangalli. Similmente a MiDIA, i vari sketch dello spettacolo compongono un turbine di diverse situazioni di attualità che, in un gioco ritmico surreale, vede gli attori entrare ed uscire da molti differenti ruoli. La scena è costituita da una grande piscina gonfiabile, piena zeppa di palline rosse, assurdo kindergarden che mi ha permesso di contenere il tutto in un infantile nonsenso. Due telefoni giocattolo, sembrano essere l’unica connessione con il mondo reale e con il mondo divino, in questo buffo limbo dove l’umanità vive nel tiepido tepore di una fine imminente ma continuamente rimandata. L’approccio interpretativo suggerito e ricercato con gli attori è aspro, asciutto e non ammiccante, con la speranza di non cancellare e anzi di esaltare il lato amaro di una risata che bramiamo sia a denti stretti. Dalla frattura, dal distacco tra parola e sottotesto, contesto e testo, delicatezza dei temi e acidità dell’approccio, scaturisce l’energia di RiMiDIA, alla ricerca spasmodica di una scissione che sia travolgente e divertente per noi e per il pubblico.
Alex Cendron
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